Da autocarro a macchina operatrice: la procedura tecnico/legale.

Ormai da tempo esiste l’esigenza da parte di aziende di vario genere di trasformare i loro autocarri in macchine operatrice agricole o industriali.
Approfondiamo quindi l’argomento rispondendo a tre domande:

Da cosa nasce questa esigenza ?

Principalmente nasce dal fatto che una macchina operatrice può essere condotta anche senza la patente di categoria C. Inoltre consente alcuni risparmi economici in termini di assicurazione e tassa di proprietà.

Quali sono i limiti di una trasformazione di questo tipo ?

Il principale limite è rappresentato dalla velocità, che è imposta per costruzione ad un valore non superiore a 40 km/h.
Inoltre va ricordato che è consentito solo il trasporto di cose connesse con il ciclo operativo della macchina.

Quali norme è necessario rispettare ?

Il Ministero dei Trasporti, soprattutto dal 2009, si è più volte espresso sull’argomento, al fine di regolamentare il proliferarsi sul tutto il territorio nazionale di trasformazioni disomogenee tra loro per procedura ed accertamenti tecnici.

Di seguito un riepilogo, tratto dalla circolare ministeriale del 2.8.2016 nr. 17447, relativo ai divieti ed ai limiti di anzianità previsti per alcune tipologie di trasformazioni :

Tipologia di trasformazioneDivietoLimite anzianità
10 anni
Limite anzianità
10 anni per aumento m.c.p.c.
Nessun limite di anzianità
da N a MAX
da N a MOXX
da N a MAOSX

Legenda:
N = autoveicolo di categoria N (autocarro)
MA = Trattrice agricola (definita dall’art. 57 comma 2 lettera a.1 del CdS)
MO = Macchina Operatrice (definita dall’art. 58 del CdS)
MAOS = Macchina Agricola Operatrice Semovente (definita dall’art. 57 comma 2 lettera a.2 del CdS)


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Attrezzature semiportate, attenzione alle masse limite della trattrice.

La normativa

Come rammentato dalla circolare 516/M3/B2 del 30 marzo 2000, anche la nuova circolare 19962 del 21 luglio 2020 riporta l’attenzione sul fatto che, nel caso di attrezzature semiportate, la verifica del rispetto delle masse tecnicamente ammissibili sugli assi delle trattrici deve essere fatta prendendo in considerazione l’intera massa dell’attrezzatura e non solo quella scaricata sui punti di attacco alla trattrice.

In sostanza la somma della massa della trattrice e dell’attrezzatura semiportata deve essere in ogni caso inferiore o uguale alla massa massima tecnicamente ammissibile della trattrice riportata nella carta di circolazione.

L’alternativa

In presenza di attrezzature semiportate che per loro costruzione non consentono di reperire facilmente sul mercato trattrici compatibili, è possibile procedere all’approvazione in esemplare unico o all’omologazione in serie anche prevedendo fin dall’origine l’accoppiamento alla trattrice mediante gli attacchi ai bracci inferiori del sollevatore .


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Macchine agricole – omologazioni ITALIA – nuove disposizioni (timoni e masse)

Con le ultime disposizioni, introdotte con circolare del 21 luglio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, , ha parzialmente adeguato la normativa italiana alle disposizione del RUE 167/2013 (Mother Regulation).

TIMONI concepiti per essere collegati all’attacco a tre punti o ai bracci di attacco del trattore

Tra i vari argomenti è stata inserita la possibilità di richiedere/aggiornare omologazioni nazionali di macchine agricole trainate agganciabili su strada all’attacco a tre punti o ai bracci di attacco del trattore.

L’aggiornamento delle vecchie omologazioni comporterà il rilascio di un nuovo codice di omologazione differenziato e di un nuovo allegato tecnico.
Il nuovo attacco potrà essere indicato in alternativa ai normali dispositivi di accoppiamento (fatti salvi gli aspetti dimensionali esterni della macchina che dovranno essere valutati caso per caso).

I timoni per l’abbinamento all’attacco a tre punti o ai bracci di attacco del trattore dovranno essere conformi ai requisiti dimensionali di cui al punto 5. della norma ISO 730:2009, modifica 1: 2014 e dovranno essere forniti i calcoli di resistenza in conformità all’allegato XXXIV del RUE 2015/208.

La macchina così equipaggiata potrà circolare su strada collegata all’attacco a tre punti o ai bracci di attacco di trattori omologati con capacità di traino in tal senso.

Le trattrici vecchie norme potranno essere aggiornate purché di anzianità inferiore a 10 anni, con nulla-osta del Costruttore e dichiarazione del proprietario.

 

Masse massime per Macchine Agricole Operatrici Trainate e Sistema di frenatura

Un altro aspetto introdotto dall’adeguamento citato, è la possibilità di omologare/aggiornare macchine agricole trainate prive di freni fino ad una massa massima sugli assi di 3500 kg, senza tener conto della massa sull’occhione.

Confrontando le nuove disposizioni con quelle superate si percepisce una sostanziale differenza, sia in termini di semplicità costruttiva che di risparmio.

  • Attualmente occorre installare un impianto frenante per una macchina con 3.0 t di massa complessiva,
  • in futuro sarà possibile immettere in circolazione, senza freni, una macchina fino a un massimo di 3.5 t sull’asse e 4 t sul punto di aggancio*, per un totale di 7.5 t di massa complessiva.

* 3,0 t per occhioni; 4,0 t per ganci a sfera.

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Macchine agricole omologate UE corredate di COC – Immatricolazione in Italia – aspetti pratici e conseguenze

Se da un lato, un veicolo corredato di COC secondo il Regolamento 167/2013 deve essere immatricolato senza ulteriori accertamenti tecnici (a meno che non sia stato modificato per aspetti connessi con la circolazione stradale), dall’altro, sempre più spesso, i Costruttori si scontrano con l’impossibilità da parte degli uffici periferici della motorizzazione civile di procedere al rilascio della carta di circolazione in assenza di un codice di immatricolazione richiamabile dalle maschere predisposte dal sistema informatico del Ministero dei Trasporti.

Pertanto, lo stesso Ministero, ha predisposto e regolamentato con specifica circolare prot. 31141 del 4/12/2018, una procedura amministrativa denominata “Trasposizione” al fine di definire per ogni variante/versione inclusa nell’omologazione europea (o solo per quelle richieste dal Costruttore) un codice univoco di immatricolazione che possa essere utilizzato dagli uffici periferici per il rilascio della carta di circolazione italiana.

Vi invitiamo pertanto, nell’ipotesi si intenda immatricolare in Italia macchine agricole omologate UE, a valutare la trasposizione delle Vostre omologazioni europee al fine di non dover incorrere in spiacevoli ritardi qualora si presenti la necessità.

Il nostro Studio è a Vostra completa disposizione per approfondire aspetti pratici, tempistiche e costi.